venerdì 5 ottobre 2007

Jaco Pastorius e la maledizione del 9/11

Mi è capitato di assistere ad un concerto di Billy Cobham. Tecnicamente ineccepibile. Una vera macchina del ritmo. Piuttosto scarso per ciò che riguarda le emozioni. La batteria è uno strumento ritmico. Deve scandire il tempo. Non può essere protagonista. Anche il basso è uno strumento che per natura non può e non deve emergere. Il rischio noia è altissimo. Questa è una regola.

Ogni buona regola però ha un'eccezione. Qui l'eccezione, unica, è un ragazzo americano rapidamente bruciatosi in una breve vita di eccessi. Jaco. Con una minima cultura musicale non c'è bisogno di sapere il cognome. Dietro questo nome si cela il più grande bassista di tutti i tempi. L'unico che è stato in grado di stravolgere le regole. L'unico in grado di dare al basso elettrico il ruolo di strumento leader. Semplicemente inarrivabile.

Come si disse per Jimi Hendrix anche per Jaco Pastorius vale il detto "...la stella che brilla il doppio dura la metà!". La sua vita è stata troppo breve. Appena conquistato il successo sono iniziati i problemi psichici. Nel giro di pochissimi mesi la sua parabola ha raggiunto il vertice. Si è presentato a Joe Zawinul come il più grande bassista al mondo. Ha dimostrato di esserlo nonostante il vaffa iniziale ricevuto. Con il successo è iniziato il suo declino mentale che in breve lo ha portato ad essere escluso dal circuito. E dalla vita. Negli ultimi mesi della sua esistenza Jaco vive da senzatetto. Non ha un soldo. E' dipendente da alcol e droga. Abbandonato da tutti vive come un reietto. A soli 35 anni trova la morte ad attenderlo. In anticipo. In largo anticipo. E violenta.

La sua leggenda inizia nel 1976 a 25 anni, quando registra il suo capolavoro, Jaco Pastorius, album omonimo che lo proietta nella storia. Ascoltare Portrait of Tracy può rivelarsi disarmante. L'abilità con cui suona il basso fretless, l’intensità del suono e le emozioni che suscita la musica possono indurre ad appendere lo strumento al chiodo. Per sempre. Nessun essere umano può arrivare a tanto. Non è un problema di tecnica. E' un problema di feeling. Non lo si può imparare. Da qui inizia una serie di collaborazioni che lo porteranno a suonare e registrare con personaggi di primo piano. Weather Report, Pat Metheny, Joni Mitchell tra gli altri.

Con il crescere del successo si acutizza il suo squilibrio mentale. Favorito dall'(ab)uso di alcol e droga. Cammina costantemente sull'orlo del baratro. E precipita senza rialzarsi più. Il giorno 11 settembre è indissolubilmente legato al 2001 e all'attacco alle Twin Towers. Anche la musica ha il suo personalissimo 11 settembre. Quello del 1987. Jaco viene selvaggiamente aggredito dal buttafuori di un locale con cui ha una lite. Cade in coma e muore alcuni giorni dopo. Il 9/11 di vent'anni fa ha crudelmente privato il mondo del più grande e rivoluzionario basissta mai esistito. Jaco Pastorius. One & Only!

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