venerdì 2 novembre 2007

Elvis Costello - My aim is true

A volte è singolare come decido l'acquisto di un disco! In genere mi baso sulle recensioni lette in giornali di fiducia. Ma non basta. E' importante anche l'impressione dell'ascolto di un brano alla radio. O la visione di un video in Tv. Altre volte cerco conferme in internet. Ma in certi casi il processo decisionale è piuttosto bizzarro. Decido grazie ad elementi che non possono fornire garanzia sulla bontà del prodotto.

E' il caso del mio ultimo acquisto. Un CD di Elvis Costello. My aim is true. E' un album del 1977. Il suo debutto. Meglio andare con ordine. Conosco poco la musica di Costello. Però conosco il suo nome. So che ha sposato Diana Krall. So che è piuttosto noto per la qualità dei suoi album. Stop. Il primo approccio con la sua musica l'ho avuto grazie ad un film. Già un film. Mi riferisco ad un capitolo della serie Austin Powers. In un breve cameo appaiono Burt Bacharach ed Elvis Costello che suonano un brano molto carino in una Swinging London popolata da improbabili fricchettoni. Tutto qui. Ciò che musicalmente conosco di Costello si limita a quei pochi secondi di film.

Indubbiamente la mia curiosità è stata solleticata. Nulla di più. Per anni non ho approfondito. Recentemente però mi sono innamorato di una chitarra. Una Fender Jazzmaster. Un modello studiato per il Jazz. E' rara. Ed incompresa. Ma cosa c'entra con Elvis Costello e la mia scelta? C'entra. Molto. Costello è infatti uno di quei pochi artisti d'elite (o forse snob) che suonano Jazzmaster.

Ho visto la foto di copertina: un dinoccolato Costello imbraccia una splendida Jazzmaster. Non ho potuto resistere. Ho immediatamente comprato la De Luxe Edition dell'album. Tralasciando ciò che è legato all'operazione commerciale della De Luxe Edition (Live + demo aggiuntivi) sorprende la versione originale. Ogni singolo brano è caratterizzato da notevole energia. Una certa ruvidezza nei suoni conferisce un sapore lo-fi da demo tape. In realtà tutto il disco gronda talento e voglia di emergere. Brani struggenti come Alison si affiancano ad altri decisamente più scatenati come Welcome to the Working Week, Miracle Man o la bellissima Waiting for the End of the World.

My aim is true è un ottimo debutto. E' rock'n'roll con venature e sapori punk, jazz e blues. E' il prodotto di un talento fresco, ancora incontaminato, forse poco raffinato, ma tanto tanto divertente. Suona nuovo. Ancora oggi. La cosa che mi meraviglia è che tutto sommato Elvis Costello sia rimasto un personaggio piuttosto di nicchia. Forse è una sua scelta. La cosa che mi fa sorridere è che (anche?) questa volta il mio folle metodo di selezione mi ha permesso di scoprire una perla rara.

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