La prima volta che ho sentito parlare Pino Scotto è stato come ricevere un pugno in faccia. Ero alla festa di Rock Tv, per sentire Giuliano Palma e i Blue Beaters. Di Pino conoscevo solo il nome. Prima del suo live hanno proiettato un'assurda intervista in cui ha sintetizzato il suo pensiero. Ai più è parso ridicolo e paradossale. Ignorante e volgare. In seguito con la sua musica ha confermato la sensazione. Poi, per fortuna, sono arrivati i Blue Beaters. E Pino Scotto è sparito dalla mia mente e dai miei ricordi.
Da pochi mesi però Gianculino mi ha portato sulla cattiva strada. Ogni venerdì sera su Rock Tv Pino Scotto conduce un programma. Per un'ora vomita sul pubblico la sua volgare filosofia. Rispondendo alle domande o agli insulti (dipende) ricevuti via sms. Il tutto è intervallato da video (rock) più o meno storici. La trasmissione conferma ulteriormente l'impressione originaria.
Con il tempo però ho capito una cosa. Pino Scotto è vero. E non è poco. Cento volte l'ho sentito dire che ha lavorato per 34 anni in fabbrica facendo rock di notte. E' la verità e nessuno lo può contraddire. Ed ha ragione quando attacca il sistema dicendo che siamo un paese di rincoglioniti che sbavano per gli idioti dei reality. Non si può controbattere. Ed ha ragione anche quando attacca chi si conforma alla massa. No doubt.
Pino Scotto resta comunque volgare e a tratti ridicolo. La sua musica continua a non piacermi. Ma alla fine ho capito. Dice sempre le stesse tre o quattro cose. E' vero. Ma ho capito che ci crede. Sul serio. E lo ha dimostrato durante tutta la sua vita. E continua a farlo. Con i fatti. A quasi 60 anni. Per questo, per questa sua incredibile coerenza, merita comunque grande rispetto. Grande Pino Scotto.
lunedì 31 dicembre 2007
Pino Scotto
Pubblicato da macrohard alle 23:59
Etichette: Pino Scotto, Rock
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